Siamo di nuovo qua.
Innanzitutto, lasciatemi dire grazie. Grazie, in primis, agli artisti che hanno permesso la realizzazione del primo volume di “Dialoghi Prog”, un’iniziativa nata “quasi per caso” e ora giunta prepotentemente (e molto rapidamente, direi), al secondo volume. E un grazie, ovviamente, ai lettori che hanno accolto positivamente l’iniziativa, “spronandomi” a continuare sul tracciato impostato con il primo capitolo di quella che, spero, diventi una serie.
Veniamo ora a “Dialoghi Prog – Volume 2”. Nell’Introduzione del precedente lavoro, mi chiedevo se fosse ancora necessario scrivere un libro sul Prog, specificando poi “ciò che non è” l’iniziativa “Dialoghi Prog”: non è l’ennesima analisi approfondita sul Progressive Rock dell’epoca d’oro; non è una raccolta di recensioni di album che hanno fatto la storia del genere; non è una collezione di biografie dei grandi gruppi dei ’70.
Visto, però, l’entusiasmo con cui gli artisti stanno, di fatto, realizzando concretamente questa opera, potrei rispondere “Sì, probabilmente era necessario”.
E allora avanti con un nuovo capitolo, una nuova selezione di Storie (nelle vesti d’intervista) di chi il Progressive Rock lo crea, lo suona, lo vive, continuando a sentirlo sotto la pelle ancora nel nuovo millennio, tramandandone tenacemente la sua essenza, donandogli nuova linfa, nuove caratteristiche, nuove prospettive.
Ed ecco, quindi, comparire nelle pagine di “Dialoghi Prog – Volume 2”, altri 23 “alfieri” del Progressive Rock del nuovo millennio raccontati da altrettante interviste. Dalle origini all’approfondimento del cammino artistico, sino a “scavare” nel pensiero dei musicisti su diversi fronti, tra cui la situazione attuale della musica, i gusti personali in fatto di arte a tutto tondo ed altro ancora (con un occhio al futuro), ogni intervista è un tuffo completo nel mondo degli artisti che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera.
E anche in “Dialoghi Prog – Volume 2” non trovano spazio solo i “figli del nuovo millennio” ma c’è anche chi ha mosso i primissimi passi negli anni ’90 (o, addirittura, nel decennio precedente), raggiungendo pieno compimento artistico negli anni 2000, o chi ha calpestato, solo in “punta di piedi”, il palcoscenico del decennio d’oro, trovando, però, la propria maturità artistica e risultati tangibili nel millennio che stiamo vivendo, e chi, infine, giovanissimo, fa ora parte di formazioni che hanno fatto grande il genere del periodo aureo, offrendo il proprio talento a chi ha, ancora oggi, tanto da dire.
Questi, dunque, gli ospiti di “Dialoghi Prog – Volume 2”: Alias, Avalon Legend, Barock Project, feat. Esserelà, Fufluns, Hora Prima, il castello delle uova, Il Castello di Atlante, Illusion of Gravity, Karmamoi, Mezz Gacano, Molesini Alberto, Monkey Diet, Montaldo Elisa, Nodo Gordiano, Overture, Prowlers, Qirsh, Ranfa Andrea, Sollo Daniele, Tacita Intesa, The Forty Days, Trauma Forward.
In conclusione, ovviamente, sono il primo ad esserne consapevole, le band e gli artisti “interrogati” in questo nuovo volume sono solo un piccolissimo gruppo, infinitesima parte di un movimento, per fortuna, florido e “affollato”, una goccia di un vasto oceano che spero di “solcare” ancora negli anni a venire.
Intanto, grazie ancora di cuore ai musicisti, per la loro estrema disponibilità, e ai lettori, per la loro fiducia.
Buona lettura.
E arrivederci
D.R.
Per info e acquisto: Dialoghi Prog – Volume 2
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