News Letteratura (Luglio – III)

Novità in libreria:

  • Jeffery Deaver – Gli eletti

Persone da ritrovare, vite da salvare. Su questo è incentrata la carriera – o meglio, l’intera esistenza – del cacciatore di ricompense Colter Shaw. Per chi lo ingaggia rappresenta un’ottima alternativa alla polizia, ma ti devi fidare dell’uomo, uno allergico alle burocrazie e capace di sovvertire le regole del buon senso. Come accade in una giornata estiva di giugno. C’è stata una vittima, un ragazzo che Colter doveva riportare a casa e che aveva inseguito fino alla zona selvaggia nel nord dello Stato di Washington. Qui, al riparo tra le valli delle Montagne Rocciose, ha sede la Fondazione Osiride, che promette felicità a chi ha sofferto. Farsi accettare al suo interno riesce facile a Colter perché, in fondo, è vero: anche lui ha un segreto che non lo fa dormire, un ricordo che brucia. Ma ben presto scopre che, una volta entrati nella schiera degli eletti di Osiride, è quasi impossibile uscirne. O almeno, uscirne vivi.

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  • Helene Flood – La terapeuta

Sara, psicologa trentenne, gestisce uno studio privato per giovani problematici nella nuova grande casa che sta ristrutturando insieme al marito Sigurd, ambizioso architetto sempre oberato di lavoro. Un giorno, dopo aver lasciato un messaggio telefonico alla moglie in cui dice di aver raggiunto un paio di amici per una breve vacanza, Sigurd scompare nel nulla. Gli amici confermano che lo stavano aspettando ma che non è mai arrivato a destinazione. Dov’è finito? Perché ha mentito? Sara non ha idea di cosa sia successo e, mentre le ore passano, la rabbia comincia a trasformarsi in paura. Quando la polizia inizia finalmente a interessarsi alla scomparsa, la donna diventa uno dei principali sospettati perché ha cancellato definitivamente e troppo in fretta il messaggio vocale del marito. Sara si ritrova dunque sola nella casa da sogno rimasta incompiuta, dove ogni stanza diventa sempre meno ospitale e sempre più inquietante, anche lo studio dove riceve i pazienti. Ma è sola davvero? Non riesce infatti a scrollarsi di dosso la sensazione di essere osservata, è convinta che gli oggetti spariscano e ricompaiano misteriosamente e di sentire dei passi in soffitta durante la notte. E davvero così o è lei che sta perdendo lucidità? Mentre verità terribili vengono alla luce, Sara trova sempre più difficile gestire la propria vita e i propri pensieri. Può fidarsi della sua memoria? Riuscirà lei, esperta nell’interpretare le emozioni e le intenzioni degli altri, a guardare davvero dentro se stessa? E dove può considerarsi veramente al sicuro?

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  • Martin Rua – Il cacciatore di tarante

“Ecco perché questo posto non troverà mai pace: qui da millenni si venerano gli dèi sbagliati.”1870. L’Italia è appena stata fatta, ma per fare gli Italiani la strada è ancora lunga. Giovanni Dell’Olmo, ispettore di pubblica sicurezza a Torino, e il duca Carlo Caracciolo de Sangro, brillante medico a Napoli, incarnano alla perfezione gli stereotipi del Regno: il Nord sabaudo freddo e rigoroso e il Sud borbonico godereccio e superstizioso. Ma i due hanno qualcosa in comune, perché nel loro campo sono i migliori, e questo rende entrambi degli outsider, malvisti da colleghi e sottoposti. Le loro strade s’incrociano quando Giovanni, sulle tracce di un assassino noto come l’Imbalsamatore, viene spedito nel tanto disprezzato Mezzogiorno del Regno per una missione: ironia della sorte, il Ministero gli affianca proprio un napoletano, il dottor Caracciolo de Sangro, esperto tossicologo e grande conoscitore di ragni. Ad Ariadne, infatti, nel Salento più profondo e devoto al santo Paolo, in pochi mesi la taranta sembra aver calato cinque donne, tutte braccianti nei campi di una masseria, provocandone la morte. Ma i conti non tornano, e mettendo da parte i pregiudizi, Carlo e Giovanni dovranno risolvere il mistero di questi decessi sospetti, tra esplorazioni nei sotterranei del paese e rocambolesche sparatorie, e affrontare ognuno la propria nemesi. Martina Rua trasforma l’esoterismo in seducente materia narrativa, regalandoci un thriller dove la Storia è il palcoscenico di un enigma che ha le radici nelle leggende più nere della nostra terra.

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  • Alessia Tripaldi – Gli scomparsi

Gli scomparsi non è solo un thriller psicologico che toglie il respiro: è il viaggio al termine della ragione dove si nasconde l’altra faccia di ognuno di noi. Un cadavere mutilato emerge da un tumulo di sterpaglie. Un ragazzo scalzo e magro dice di chiamarsi Leone e che quello è il corpo di suo padre, con cui ha sempre vissuto nei boschi. Quale segreto si nasconde tra le montagne impenetrabili del Centro Italia? La risposta spetta al commissario Lucia Pacinotti. «Un’altra sigaretta e poi vado» è la frase che ripete tra sé mentre è appostata in macchina cercando il coraggio di bussare alla porta del suo vecchio compagno di università, Marco Lombroso. Nonostante la frattura improvvisa che li ha separati anni prima, lui è l’unico che può aiutarla a dipanare il mistero del “ragazzo dei boschi”. Ciò che Lucia non sa è che bussando a quella porta costringerà Marco a riaprire anche il vecchio baule ereditato dal suo avo, Cesare Lombroso. Tra le pagine dell’Atlante dei criminali, nei pattern che collegano i crimini più efferati della Storia, si cela la verità, ma per trovarla è necessario addentrarsi nei fitti boschi delle montagne e in quelli ancora più intricati dell’ossessione per il male. Una forza narrativa irresistibile, una tensione travolgente, dei personaggi pieni di difetti ma che ameremo alla follia: sono solo alcuni degli ingredienti di questa storia. Alessia Tripaldi ci conduce nei labirinti della psiche umana, in bilico tra luce e ombra.

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  • Alice Basso – Il morso della vipera

Il suono metallico dei tasti risuona nella stanza. Seduta alla sua scrivania, Anita batte a macchina le storie della popolare rivista Saturnalia: racconti gialli americani, in cui detective dai lunghi cappotti, tra una sparatoria e l’altra, hanno sempre un bicchiere di whisky tra le mani. Nulla di più lontano dal suo mondo. Eppure le pagine di Hammett e Chandler, tradotte dall’affascinante scrittore Sebastiano Satta Ascona, le stanno facendo scoprire il potere delle parole. Anita ha sempre diffidato dei giornali e anche dei libri, che da anni ormai non fanno che compiacere il regime. Ma queste sono storie nuove, diverse, piene di verità. Se Anita si trova ora a fare la dattilografa la colpa è solo la sua. Perché poteva accettare la proposta del suo amato fidanzato Corrado, come avrebbe fatto qualsiasi altra giovane donna del 1935, invece di pronunciare quelle parole totalmente inaspettate: ti sposo ma voglio prima lavorare. E ora si trova con quella macchina da scrivere davanti in compagnia di racconti che però così male non sono, anzi, sembra quasi che le stiano insegnando qualcosa. Forse per questo, quando un’anziana donna viene arrestata perché afferma che un eroe di guerra è in realtà un assassino, Anita è l’unica a crederle. Ma come rendere giustizia a qualcuno in tempi in cui di giusto non c’è niente? Quelli non sono anni in cui dare spazio ad una visione obiettiva della realtà. Il fascismo è in piena espansione. Il cattivo non viene quasi mai sconfitto. Anita deve trovare tutto il coraggio che ha e l’intuizione che le hanno insegnato i suoi amici detective per indagare e scoprire quanto la letteratura possa fare per renderci liberi.

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