Cut the Tongue – L’album di Julius Project

È finalmente pronto Cut the Tongue di Julius Project, concept-album d’esordio di decisa matrice progressive composto dal tastierista leccese Giuseppe «Julius» Chiriatti.

Un album intenso, che racconta in 60 minuti di musica senza interruzioni il percorso interiore del giovane Boy, un ragazzo che si sente annebbiato perché la sua vita non ha senso: dapprima si chiude in se stesso, poi, su indicazione di un amico di famiglia, si affida a un «profeta» che gli decanta le meraviglie della ricchezza e l’importanza dell’apparenza, fino a quando, la notte di San Silvestro, Boy non si rende conto che si tratta solo di false illusioni. All’alba, in una dimensione onirica, ascolta la voce di uno spirito guida che gli raccomanda di «tagliare la lingua» («Cut the tongue») ai falsi profeti. Dopo varie vicissitudini, affrontando le tempeste nel mare della vita, dove si troverà anche a naufragare, alla fine Boy troverà il significato della sua esistenza, accettando la solitudine come virtù.

La storia del progetto

La genesi del progetto è stata lunga e avvincente: tastierista e compositore classe ‘56, Julius vanta una lunghissima esperienza musicale e di palco, con numerose formazioni e una discreta fama nel suo Salento. Uno dei brani “cuore” dell’opera, Clouds, risale al giorno di Capodanno del 1978; buona parte degli altri sono stati concepiti nei tre anni successivi, tra cui l’ultimo, Desert Way, completato nel gennaio 1981.

Nelle intenzioni di Julius tutta la produzione era destinata ad essere eseguita dal suo gruppo dell’epoca, i Forum, i quali tuttavia, avendo abbandonato nel 1976 il prog a favore del rock-jazz, ritennero questi brani poco interessanti e superati. Le canzoni sono quindi rimaste nel cassetto per ben 35 anni fino al 2014, quando Bianca, figlia maggiore di Julius, giornalista musicale con la passione del canto, riascoltando per caso le demo dell’epoca si accorge che non si trattava di brani «singoli», ma che raccontavano una storia, e decide di riportarne alla luce l’originale valore.

A quel punto l’opera è stata ascoltata dal tastierista milanese Paolo Dolfini, ex Jumbo, che entusiasticamente ha abbracciato il progetto, suonando le tastiere in diversi brani, curando gli arrangiamenti e dando il via alla realizzazione, consapevole che coordinare un progetto musicale interamente realizzato a distanza tra Lecce e Milano non sarebbe stato semplice.

I musicisti

Per le registrazioni sono stati coinvolti diversi musicisti: al Nord Paolo ha chiamato a collaborare innanzitutto una sezione ritmica composta dal figlio Filippo Dolfini alla batteria e da Marco Croci (ex Maxophone) al basso e alla voce, che hanno costruito l’ossatura su cui si è sviluppata tutta la costruzione del disco. In seguito si sono aggiunti gli straordinari contributi degli ex Jumbo Dario Guidotti (al flauto e alla voce) e Daniele Bianchini (chitarra), e del chitarrista Flavio Scansani.

In Salento, invece, oltre allo stesso Julius alle tastiere e alla voce in alcuni brani, hanno contribuito alla realizzazione Francesco Marra e Mario Manfreda alle chitarre, Egidio Presicce al sax, e Martina Chiriatti alla voce.

La voce del protagonista della storia è della figlia di Julius, che con il nome d’arte di Bianca Berry, canta la maggior parte dei brani.

Nel 2019 Julius compone l’ultimo brano, chiamato proprio Cut The Tongue, su liriche dell’epoca. E proprio in questo brano si è aggiunta la straordinaria collaborazione di Richard Sinclair (ex Caravan, Hatfield and the North, Camel e indiscusso protagonista della scena prog di Canterbury) che ha regalato un preziosissimo contributo cantato.

Il mix & mastering sono stati completati nell’agosto del 2020 ai RecLab Studios di Buccinasco (Milano) grazie all’esperienza e all’estro di Larsen Premoli, anche lui catturato dal fascino di questo progetto e felice di “mettere la parola fine a un disco che ha iniziato a vedere la luce nel 1978” (comunicato stampa).

Tracklist:

  1. The Fog (6:27)
  2. In the Room (3:40)
  3. You Need a Prophet (3:30)
  4. Mask & Money (4:23)
  5. Welcome to the Meat Grinder (3:10)
  6. Speed Kings (3:33)
  7. Clouds pt. 1 (3:06)
  8. Clouds pt. 2 (4:45)
  9. Cut the Tongue (5:06)
  10. The Swan (2:17)
  11. Island (1:56)
  12. We Know We Are Two (2:06)
  13. I See the Sea (3:07)
  14. Glimmers (3:55)
  15. Castaway (1:07)
  16. Wood on the Sand (3:06)
  17. Wandering (1:39)
  18. Desert Way (2:53)

Per info e acquisto: Julius Project | G. T. Music Distribution

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *