Viaggio allucinante

«Sai cosa vorrei fare in questo momento? Diventare microscopica ed entrare nel tuo corpo come in “Viaggio allucinante”».
«Il film o il libro?».
«Entrambi».
Seduta sul divano in cuoio nero, la minuta figura di Clara sembrava già sulla via del rimpicciolimento se paragonata al corpulento Lucas che le stava accanto.
«Vorrei entrare nel tuo cuore per capire perché è così gelido, fare un giro nel tuo cervello per comprendere la tua fredda razionalità per poi proseguire nei tuoi occhi ed osservare da vicino la tua visione della realtà» riprese.
«Non credo tu possa esaminare queste cose “scientificamente”» rispose cinico lui senza staccare gli occhi dalla TV 46 pollici.
«E allora fare un giro nei tuoi polmoni per essere avvolta dalla nebbia grigia del tuo costante fumare, nel tuo fegato per constatarne il graduale disfacimento, nelle tue arterie e districarmi faticosamente tra tutto il colesterolo accumulato grazie all’immondizia che mangi».
Lucas girò lentamente il capo e la fissò glaciale. Poi disse: «Immondizia? Io? Ma va va. Invece di sproloquiare, passami le patatine e apri un’altra birra».

(pubblicato nell’antologia “Metti un racconto a cena – IV edizione” – Montegrappa Edizioni, 2019)

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